George Soros: in difesa della democrazia

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George Soros: DemocraziaNel suo ultimo libro, edito in Italia da Einaudi e intitolato “Democrazia” il noto e discusso magnate e filantropo diagnostica le minacce alla democrazia liberale. Fondatore di Open Society Foundations, Soros raccoglie una selezione di articoli, discorsi ed estratti di libri recenti offrendo un’analisi appassionata di ciò che considera problemi politici, sociali ed economici più urgenti.

L’autore ha dedicato vigorosi sforzi e considerevoli fondi a sostegno di ciò che chiama “filantropia politica”: l’afflusso di denaro e competenze volte a rendere il mondo “un posto migliore”. Inizialmente concentrato sulle nazioni in via di sviluppo, ora assegna più della metà dei suoi investimenti per gli Stati Uniti e l’Europa, dove ritiene che ormai i “risultati democratici del passato” siano compromessi.

Tra le maggiori minacce alla democrazia egli cita – facendo riferimento ad un discorso del 2018 al World Economic Forum –  la Corea del Nord, i cambiamenti climatici, la mancanza di un sistema a due parti funzionante negli Stati Uniti, l’intelligenza artificiale e i social media come strumenti per il controllo sociale, ideologie estremiste e repressive.

Soros ammette la sua preoccupazione per gli attacchi all’Unione europea, che sostengono che l’UE, governata da trattati obsoleti, “debba essere radicalmente reinventata” attraverso “uno sforzo collaborativo che combina l’approccio dall’alto verso il basso delle istituzioni europee con il fondo.

Tre questioni si presentano come particolarmente problematiche per l’UE: la crisi dei rifugiati, la disintegrazione territoriale come esemplificato dalla Brexit e la necessità di affrontare la crescita economica. Soros racconta le difficoltà incontrate nell’istituire un’università dell’Europa centrale per promuovere la libertà accademica.

Un capitolo finale spiega la sua teoria economica “radicalmente diversa dall’economia ortodossa. Caratterizzandosi come filantropo egocentrico innamorato delle sue idee, Soros ammette di trovare piacere nell’altruismo. “Non vedo più alcun motivo per vergognarmi di avere un così grande ego”, scrive, “perché si è rivelato essere utile sia per me che per molti altri”.