UE e Regno Unito: è stallo sui vaccini

UE e Regno Unito: è stallo sui vaccini
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Le tensioni post-Brexit probabilmente si intensificheranno questa settimana, dato che il blocco è destinato a congelare le esportazioni del vaccino di AstraZeneca nel Regno Unito, secondo quanto riportato da Bloomberg e Reuters. La notizia arriva mentre i capi di stato membri dell’UE dovrebbero incontrarsi giovedì per discutere la politica dei vaccini.

Reuters riferisce che Londra e Bruxelles sono in disputa per le scorte di vaccino in una fabbrica in Olanda, con entrambe le parti che reclamano. “I britannici stanno insistendo che lo stabilimento Halix nei Paesi Bassi deve consegnare loro la sostanza farmacologica prodotta lì. Questo non funziona”, ha detto alla Reuters un funzionario dell’UE. “Ciò che è prodotto in Halix deve andare all’UE”.

La disputa arriva mentre il lancio del vaccino nell’UE sta procedendo a un ritmo molto più lento che nel Regno Unito; l’8,7% delle persone ha ricevuto la prima dose nell’UE, mentre il 41,4% nel Regno Unito.

Danni al marchio. La lentezza è probabile che continui, dato che i residenti nei principali paesi europei non sembrano volere le dosi contestate. Molti europei sono sempre più scettici nei confronti del vaccino di AstraZeneca dopo la sua breve sospensione la scorsa settimana per timori di coagulazione. Un sondaggio YouGov, pubblicato domenica, ha trovato che le maggioranze nei quattro maggiori stati membri dell’UE, Francia, Germania, Italia e Spagna, dicono che il vaccino non è sicuro. La fiducia è stata più bassa in Francia, dove il 61% degli intervistati ha detto che il vaccino non è sicuro. Lo stesso sondaggio ha trovato un ampio sostegno per i vaccini Pfizer e Moderna.

Perdita-perdita. Qualsiasi divieto di esportazione è probabile che danneggi il programma di vaccini del Regno Unito, con pochi benefici per l’UE, secondo un’analisi del Guardian. L’analisi ha trovato che le restrizioni all’esportazione ritarderebbero la spinta del Regno Unito a raggiungere il 75 per cento di copertura della popolazione di due mesi, ma accelererebbero l’arrivo dell’Unione Europea al 75 per cento di copertura solo di una settimana.